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Visualizzazione dei post da novembre, 2021
 IL SIMENON EPISTOLARE E' un dato di fatto che Simenon scrivesse molto: sappiamo degli innumerevoli romanzi, racconti, opere biografiche, articoli, prefazioni e quant'altro che ci ha lasciato.  Ma, al di fuori della sua professione, intratteneva anche numerosi rapporti epistolari: sono arrivate fino a noi infatti molte sue lettere che è interessante analizzare. Purtroppo molte non sono state conservate ma alcune sono state pubblicate (la maggior parte non in Italia) e possono oggi essere apprezzate e studiate.  La prima corrispondenza di cui abbiamo traccia, è quella tenuta dal giovanissimo Georges con la sua prima moglie, Regine Renchon (comunemente chiamata Tigy); ma molte altre faranno seguito a questa negli anni della maturità ed alcune dureranno per decenni, fino a quando le condizioni di salute dello scrittore gli permisero di mettere su carta i suoi pensieri o comunque di dettarli alla sua segretaria Joyce Aitken.   Probabilmente la più importante (non solo perch
SIMENON GIORNALISTA   Oggi voglio illustrare i reportage  di Simenon  sulla stampa. Sono in tutto 32, scritti, come avevo anticipato nel mio commento al post del 29 luglio, ogni volta che gira per i vari angolo del mondo. Nell'elenco, accanto al titolo dell'articolo è indicato il paese da dove l'ha scritto ( se non é specificato, significa che  gli articoli  non si riferiscono ad una sola zona geografica ), corredato della testata su cui è stato pubblicato e del relativo anno. Sono davvero molto diversi, alcuni hanno punti in comune con romanzi di quel periodo ambientati alla zona geografica di appartenenza o contengono aneddoti molto simili ripresi poi in racconti ( tipo "L'homme qui mitraillait les rats", ambientato in Colombia, pubblicato da Gallimard nella raccolta di articoli "La mauvaise etoile" del 1938, unico libro contenente l'edizione orginale dei reportage ). Ecco quindi gli articoli, presentati in ordine cronologico: •  L'aventure
 LE AUTOBIOGRAFIE Grande romanziere,certo,ma Simenon è stato anche un ottimo autobiografo.Prova ne siano i numerosi documenti che possiamo leggere ancora oggi.Più volte,infatti,nel corso della sua carriera ha sentito  il bisogno di raccontarsi(di volta in volta a sé, ai suoi figli,  ai suoi lettori). Una vena biografica che è iniziata quando era ancora giovane con “Les trois crimes des mes amis”, nel 1937, in cui racconta souvenirs di quando era ancora ragazzo, a Liegi. Ma nel giro di pochi anni, complice una diagnosi   errata che gli dava poco tempo da vivere e la voglia di lasciare una traccia letteraria tangibile ai suoi figli,lo scrittore dalla sua penna trasse “ Je me souviens”(1945) e   “ Pedigreee ”,la cui pubblicazione in libro è successiva di tre anni, in cui viene ricordata la sua storia e quella della sua famiglia (un po’ romanzata nel secondo  caso). Anche negli anni del suo maggior successo l’autore non abbandonò gli scritti inerenti la sua vita.Furono scritti nei primi an
QUANTI ANNI HA MAIGRET?   Spesso ci si chiede quanti anni abbia Maigret, la risposta sembra facile in apparenza ma in ma in realtà non è cosi.   Certo il commissario è un uomo di età matura, ma nelle sue inchieste Simenon ce lo descrive sia come un uomo nel pieno delle forze   sia,talune volte, come un tranquillo pensionato di terza età. Analizzando più   a fondo possiamo notare come lo vediamo invece giovane di soli ventisei anni   in La première enquête de Maigret   (1948,è il trentesimo romanzo in ordine di redazione ma qui il suo creatore ha voluto farcelo conoscere agli inizi della sua carriera); nella maggior parte delle inchieste Maigret è un uomo di mezza età dall’anagrafica non precisata, ma possiamo dedurre che abbia dai 45 ai 50 anni, solo in sei casi è esplicitamente dichiarato che ha più di 50 anni . La sua carriera lavorativa in diversi libri è terminata ;il commissario è prossimo alla pensione in sei inchieste ed   è addirittura nella sua casa di Meung-sur-Loire a gode
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                                               ADATTAMENTI E "PASTICHE" Maigret, si sa, è stato adattato sullo schermo  , a teatro, in serie tv ma oggi voglio parlare di altri contesti in cui ci trova il commissario, al di fuori delle sue naturali e comunque inimitabili pagine scritte dal suo autore.   Poco conosciuta è una parodia che comparve su una rivista per ragazzi tra il 1965 e il 1966: si tratta de “Il monello jet”, in cui troviamo ad indagare il commissario Grasset che ha le sembianze di Gino Cervi nei panni di Maigret cosi come la  gente era abituata a vederlo nella fortunata serie televisiva che compariva sulla Rai.   A Parigi il commissario indaga sui più disparati casi, che possono apparire un po’ infantili e sicuramente sono inverosimili però l obiettivo di far sorridere pensando al personaggio creato da Georges Simenon è raggiunto; non manca nelle tavole la bonaria figura della signora Grasset che cerca sempre di far mangiare i suoi manicaretti al marit